Che cos'è il sulforafano?
Il sulforafano è un composto organico solforato naturale con numerose proprietà biologiche documentate da studi scientifici.
È presente nelle crucifere come broccoli, cavolfiori e cavoletti di Bruxelles, sotto forma di precursore inattivo chiamato glucorafanina, che fa parte di una grande famiglia di molecole, i glucosinolati, di cui sono state documentate oltre 120 forme. Pertanto, le crucifere non contengono direttamente sulforafano, ma il suo precursore, che deve subire una trasformazione per diventare attivo.
Questa conversione si basa sull'intervento di un enzima chiave, la mirosinasi, che permette di idrolizzare la glucorafanina per produrre sulforafano. Tuttavia, questo enzima è estremamente sensibile al calore. La cottura, anche se delicata, ne provoca la degradazione e limita quindi la formazione di sulforafano dal suo precursore.
È in questo contesto che l'integrazione con sulforafano assume tutto il suo interesse: permette di fornire all'organismo una forma bioattiva, non alterata e direttamente assimilabile.
La trasformazione della glucorafanina in sulforafano può tuttavia avvenire naturalmente nell'organismo.
Durante la masticazione, grazie all'azione meccanica, la glucorafanina e la mirosinasi, entrambe contenute nelle crucifere ma in compartimenti cellulari separati, vengono a contatto, oppure durante la digestione, poiché la nostra flora intestinale produce piccole quantità di mirosinasi.