Marine Crest-Guilluy: Obiettivo Mini Transat
Impegnata da anni per la salute dei professionisti del settore sanitario, Marine Crest-Guilluy ha accettato la sfida di partecipare alla Mini Transat 2027. Appassionata del mare e navigatrice dilettante, ha deciso di affrontare l'enorme sfida di una traversata in solitaria. Simbolo di determinazione per una performace ottimale e superamento dei propri limiti, il Laboratoire THERASCIENCE è orgoglioso di accompagnare Marine in questo progetto ambizioso e di grande valore.
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Prima gara in SOLO all'insegna del superamento dei propri limiti!
Lunedì 23 giugno, Marine ha preso il via da Marsiglia per una nuova avventura, e non di poco conto: la sua prima regata in solitaria! Questa volta, si è lanciata su un percorso di 500 miglia, direzione Corsica. Di certo, non è stata una passeggiata!
Fin dall'inizio della regata, Marine si distingue dal resto della flotta optando per una rotta più a nord rispetto alle altre imbarcazioni. Arrivata a nord dell'Île de Beauté, il passaggio della boa è pericoloso a causa dei venti che costringono tutti i navigatori a numerose virate. Nonostante questo passaggio complicato (effettuato di notte, per giunta!), Marine rimane in gara.
Prima del ritorno a Marsiglia, l'obiettivo è duplice: terminare la gara e rientrare nel gruppo di testa.
Dopo una splendida rimonta, le condizioni meteo hanno impedito a Marine di tentare un'ultima manovra per guadagnare posizioni. Infatti, l'assenza totale di vento ha spinto la Direzione di gara a neutralizzare la regata e a rimorchiare ogni imbarcazione.
Questa regata in solitaria segna una nuova tappa nel suo percorso personale: Marine ha dato il massimo, spingendosi sempre oltre nel superamento dei propri limiti. Tra gioie e sfide, la gara è stata complessa, ma l'esperienza e gli insegnamenti accumulati le hanno permesso di superare ogni difficoltà!
Ancora congratulazioni per questa performance!
Marine Crest-Guilluy: una navigatrice impegnata e determinata

Marine Crest è una medico appassionato di vela. Esperta in burn-out, sta cercando di far riconoscere questa patologia, alla quale i professionisti della salute sono particolarmente vulnerabili.
Dal 2019, è presidente e co-fondatrice dell’associazione "Guérir en Mer", che si occupa proprio della prevenzione e del supporto ai professionisti in burn-out attraverso la vela.
Viene regolarmente invitata a testimoniare su questi temi.
Portatrice della Fiamma Olimpica per le Olimpiadi di Parigi 2024, oggi la sosteniamo per un altro progetto entusiasmante: una traversata in solitaria dell'Atlantico a vela!
Orizzonte Mini-Transat 2027
Da quanto tempo pratica la vela? È una passione che l'ha sempre accompagnata?
Ho sempre amato il mare e l'oceano, ma la mia esperienza di navigazione si limitava a corsi di vela su barche Optimist e Hobie Cat in Bretagna, o a giornate di crociera in barca a vela nel Mediterraneo. È stato solo quando mi sono trasferita a Marsiglia nel 2015 che ho scoperto davvero le regate con la Società Nautica di Marsiglia.
Come è nata l'idea di realizzare una traversata in solitaria?
A settembre 2023, il team « Guérir en Mer » si è recato ai Sables d’Olonne per accompagnare Mathilde de La Giclais, madrina dell’associazione, alla partenza della Mini Transat. Abbiamo organizzato un'uscita in mare con i professionisti della salute e così sono salita a bordo con Mathilde su quella barca con la quale avrebbe affrontato la sua traversata. E devo dire che ho avuto un vero colpo di fulmine per questa piccola barca!
L'avventura era iniziata?
Ovviamente avevo dei dubbi, soprattutto perché avevo poche conoscenze tecniche di navigazione! Ma ho capito subito che ero mentalmente pronta per lanciarmi in questa avventura. Poi è stato necessario sistemare gli aspetti tecnici, in particolare la barca! Ma sono circondata da un ottimo team che mi consiglia e che rende questo progetto in solitaria una vera avventura umana.
«Alla mia vita di donna, mamma, amica, medico, presidente di un'associazione...ho scelto di aggiungere quella di MARINAIA.
In cosa consiste la Mini Transat?
Innanzitutto, la Mini Transat è mini solo nel nome! Si parla di “Mini” perché le barche a vela utilizzate misurano solo 6,50 m di lunghezza, e sono le imbarcazioni da regata oceanica più piccole. Ma queste barche a vela sono progettate per garantire prestazioni elevate. La regata collega la Vandea alla Guadalupa, con tappa alle Isole Canarie. Si svolge senza comunicazioni, senza assistenza e in solitaria: è davvero una regata mitica ed impegnativa.
Qual è il messaggio che desidera trasmettere?
Questo progetto in effetti è anche un'occasione per trasmettere dei messaggi! Il ruolo delle donne nel mondo della vela e nella società in generale, l'importanza della causa ambientale, ma anche la sensibilizzazione al legame tra sport e salute, al benessere personale attraverso la realizzazione di progetti, nonché a uno stile di vita sano, che comprende l'alimentazione e la prevenzione.
Se vi siete persi la sua prima gara, la Palma-Melilla-Palma

La prima regata di qualificazione di Marine è stata la Palma-Melilla-Palma, disputata in coppia con Mathilde de La Giclais!
Risultato di questa prima sfida: dopo circa 1000 miglia di regata, le due navigatrici si sono aggiudicate un ottimo ottavo posto su 30 imbarcazioni partite! Il duo ha saputo raccogliere la sfida e ha mantenuto un ritmo costante durante tutta la regata, sia all'andata che al ritorno..
Partono bene, ma si trovano ad affrontare un mare agitato che rende difficile la navigazione. Nonostante tutto, mantengono la rotta e approdano a Palma il 20 novembre.
Hanno ottenuto un risultato molto incoraggiante per Marine, che ha ufficialmente iniziato la sua avventura come navigatrice!
La sensazione? Un'avventura folle piena di emozioni!
Il suo impegno
L'associazione “Guérir en Mer” è stata fondata nel giugno 2019 da Marine Crest-Guilluy e Jean-Baptiste Boulard, due amici appassionati di vela. L'associazione porta un messaggio forte a sostegno dell'equilibrio mentale dei professionisti della salute: “Operatori sanitari, prendetevi cura di voi stessi per poter continuare a prendervi cura degli altri”.
È un invito rivolto a tutti i professionisti del settore sanitario a scoprire la vela come sport salutare, come mezzo di evasione, prevenzione e trattamento del burn-out.