Johnson Suffo

Hai partecipato al WBC Boxing Grand Prix e hai vinto il tuo primo incontro. È un sogno che si avvera?
Un sogno? Non so se posso definirlo così, perché non era previsto. Sono stato invitato a questo torneo all'ultimo minuto. Ma sono stato orgoglioso che mi abbiano chiamato. È stata un'opportunità incredibile per misurarmi con campioni mondiali e mostrare al mondo intero la mia determinazione e il mio savoir-faire. Ho ancora molta strada da fare, tecniche da imparare, esperienza da acquisire, ma questo torneo mi ha fatto entrare nel mondo dell'alto livello, quello dei grandi galà e delle grandi organizzazioni. Nulla è scontato. Rimango con i piedi per terra e la testa fredda per prepararmi alla prossima stagione. Sono più determinato che mai a lottare e a dimostrare ciò di cui sono capace. Da sempre ho dovuto lottare. Niente è stato facile. E oggi come domani continuerò a lottare. Mi alleno ogni giorno con maggiore intensità per raggiungere il massimo livello, ed è questo che mi piace.

Come pugile professionista, quali sono i tuoi obiettivi?
Il mio obiettivo è quello di conquistare il maggior numero possibile di cinture, far parlare di me, battere i campioni e scrivere il mio nome nella storia della boxe inglese. Voglio migliorare continuamente, diventare più tecnico, adattarmi meglio ai miei avversari... ma anche continuare a divertirmi. Perché prima di essere il mio lavoro, la boxe è soprattutto la mia passione. E per ora, missione compiuta: adoro boxare, sono orgoglioso di boxare e sono orgoglioso di allenarmi duramente ogni giorno. Voglio anche dimostrare il mio valore, mostrare che con il lavoro e la determinazione si possono raggiungere i propri obiettivi e realizzare i propri sogni. Attraverso il mio percorso e la mia immagine, voglio trasmettere un messaggio ai giovani: non mollare mai, anche se le circostanze sono difficili, anche se gli ostacoli sono numerosi. Bisogna rimanere forti, determinati e credere nel lavoro che si svolge. Lo dico spesso, ma lo ripeterò sempre: il lavoro paga. Ne sono la prova. Dal Camerun non sapevo nemmeno cosa fosse l'Europa. E una volta qui, non pensavo che un giorno sarei diventato un pugile professionista, né che sarei apparso in televisione. Ma bisogna sognare sempre più in grande. È l'unico modo per trasformare questi sogni in realtà.

Quali sono, secondo te, gli elementi chiave per mantenersi in forma fisicamente e mentalmente?
Per me ci sono tre cose fondamentali! Innanzitutto, la motivazione e la disciplina personale. Tutti abbiamo alti e bassi, io per primo. Ci sono giorni in cui la stanchezza, le brutte notizie o la mancanza di voglia prendono il sopravvento. Ma la chiave è riuscire a superare tutto questo. Durante l'allenamento, bisogna entrare nella propria bolla, dimenticare la giornata, il dolore, la stanchezza e vedere un solo obiettivo: progredire e vincere. È un lavoro, quindi tanto vale metterci intensità e divertirsi! Poi c'è l'ambiente circostante. Il mio team è fondamentale: il mio allenatore, il mio osteopata, il mio preparatore atletico, il mio manager. Sono loro che ogni giorno si prendono cura dei miei progressi, della mia salute, della mia motivazione. Quando si è circondati dalle persone giuste e si va tutti nella stessa direzione, si possono realizzare grandi cose. E infine, gli integratori alimentari. Se ne parla poco, ma sono indispensabili per il recupero, l'energia e le prestazioni. Da quando li assumo regolarmente, vedo una vera differenza nel mio recupero e nei miei dolori muscolari. Il mio corpo consuma moltissimo, quindi assimilare bene i nutrienti è fondamentale. È un vero vantaggio nella mia vita quotidiana di atleta.

La tua determinazione rimane la tua più grande forza?
Sì, penso che sia la mia più grande forza. Ho fatto tanta strada. Talmente tanta che non vedevo nemmeno un futuro. Vivendo per strada, in povertà, è stata la mia determinazione a permettermi di uscirne e di rimanere sulla retta via. È stata lei a portarmi in Francia, al Boxing Center. Naturalmente non è solo questo. Voglio anche rendere orgogliosa la mia famiglia, poterla aiutare, vivere una vita in cui mi sento bene. Ma questa determinazione mi ha permesso di non mollare mai, anche nei momenti più difficili, anche quando la motivazione o la voglia non c'erano. Ho sempre creduto in me stesso. E continuo a credere in me stesso. È questo che mi fa andare avanti. È questo che mi permette di mantenere la lucidità mentale.

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