Ortosiphon

Descrizione

Cresce nelle regioni tropicali e subtropicali, in zone umide, lungo i corsi d'acqua e le paludi, questa pianta della famiglia delle Lamiaceae predilige il sud-est asiatico, in particolare la Malesia e Giava. Il suo nome di "baffo di gatto" deriva dai suoi fiori bianchi o lilla, con una corolla dotata di 4 stami filiformi e sporgenti, che possono raggiungere i 3 cm di lunghezza.

Utilizzate in fitoterapia, le foglie di ortosiphon sono composte da derivati dell'acido caffeico come l'acido rosmarinico e l'acido litospermico. Contengono anche flavonoidi (eupatorina, salvigenina), tannini (dal 5 al 6%) e sali di potassio.

L'ortosiphon è utilizzato da secoli nella medicina ayurvedica per i suoi effetti benefici nel trattamento delle infezioni del tratto urinario.

Si usa anche come diuretico per la ritenzione idrica, l'edema e l'insufficienza renale, oltre che per le infiammazioni della vescica.

In vitro, degli studi hanno dimostrato che l'ortosiphon ha effetti antiadesivi a livello della vescica contro i batteri uropatogeni E.coli. Oltre alla sua azione diuretica, l'ortosiphon è utile nella prevenzione delle infezioni del tratto urinario causate da batteri E.coli.

Ha anche proprietà nefroprotettive. L'ortosiphon ha anche proprietà epatobiliari riconosciute, in quanto stimola la secrezione di bile da parte del fegato (effetto coleretico) e facilita l'evacuazione di questa bile verso la cistifellea (effetto colagogo).

I benefici 

L'ortosiphon è tradizionalmente utilizzato nelle indicazioni urologiche in quanto stimola il drenaggio delle vie urinarie e favorisce l'eliminazione renale dell'acqua. Contribuisce inoltre alla perdita di peso a supporto delle misure dietetiche.

Infine, l'ortosiphon favorisce il buon funzionamento epatico e permette il mantenimento di una glicemia normale.

Pubblicazioni scientifiche

L'ortosiphon è oggetto di oltre 199 pubblicazioni scientifiche.