Carciofo

Descrizione

Non presente in natura allo stato selvatico, il carciofo è probabilmente il risultato della selezione e del miglioramento del cardo (Cynara cardunculus L.). La foglia di carciofo contiene almeno lo 0,8% di acido clorogenico. I componenti responsabili dell'attività della pianta sono acidi-alcoli ed esteri acido-fenolici (acido caffeico, acido clorogenico, cinarina). Utilizzato da diversi secoli, il carciofo è una pianta cosiddetta coleretica: i principi attivi della pianta promuovono la secrezione di bile da parte della cistifellea, facilitando così la digestione dei grassi.

I benefici 

• Effetti coleretici;
• Doppia azione: ipocolesterolemizzante ((riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue) e ipotrigliceridemizzante (diminuzione dei trigliceridi nel sangue);
• Effetti epatoprotettivi.

Pubblicazioni scientifiche

Il carciofo è oggetto di oltre 1 197 pubblicazioni scientifiche.

La selezione dei nostri attivi fa riferimento costantemente a numerose pubblicazioni scientifiche, basate su studi clinici randomizzati in doppio cieco contro placebo, sull'uomo, a garanzia di un reale valore scientifico. I medici, i farmacisti e gli ingegneri del Laboratoire THERASCIENCE hanno selezionato per voi alcune di queste pubblicazioni.

• Rondanelli, Mariangela et al. “Beneficial effects of artichoke leaf extract supplementation on increasing HDL-cholesterol in subjects with primary mild hypercholesterolaemia: a double-blind, randomized, placebo-controlled trial.” International journal of food sciences and nutrition vol. 64,1 (2013): 7-15. doi:10.3109/09637486.2012.700920
• Skarpanska-Stejnborn, Anna et al. “The influence of supplementation with artichoke (Cynara scolymus L.) extract on selected redox parameters in rowers.” International journal of sport nutrition and exercise metabolism vol. 18,3 (2008): 313-27. doi:10.1123/ijsnem.18.3.313
• Rangboo, Vajiheh et al. “The Effect of Artichoke Leaf Extract on Alanine Aminotransferase and Aspartate Aminotransferase in the Patients with Nonalcoholic Steatohepatitis.” International journal of hepatology vol. (2016)